Per noi, i ciechi sono quelli la cui vista delle cose è radicalmente oscurata. Pertanto, se uno vede le cose non è cieco! Per Gesù, il cieco è ben altro: il cieco è uno che non riconosce la verità delle cose. A questo livello, dobbiamo ammetterlo, anche noi abbiamo dei seri problemi…quante cose ci sfuggono, quante cose non capiamo…
Essere ciechi non è una colpa, è una condizione: occorre riconoscerlo! Ogni uomo nasce cieco perché non conosce Dio Padre, non si sente figlio e non avverte gli altri come fratelli… È necessario che qualcuno ci liberi dalle squame che ci coprono gli occhi. Gesù è il Messia venuto affinchè possiamo tornare a vedere!
Non è un processo immediato. Ci vuole tempo. Il cieco del Vangelo solo progressivamente viene alla luce e dalla semplice constatazione che Gesù è un uomo passa al riconoscerlo profeta e poi messia e infine Signore. Con Gesù la vita è un percorso constante di illuminazione, è un vedere sempre più in profondità la realtà.
Condizione fondamentale per guarire è ammettere la propria cecità. Nel racconto del miracolo i farisei si atteggiano come coloro che “sanno”… e il loro sapere è una smentita plateale dell’evidenza! Ci riconosciamo ciechi?