«Dov’è colui che è nato?». Una domanda suggestiva: presuppone che Gesù è vivo e presente! Ma dov’è? Un bambino al quale si annuncia la presenza di Dio chiede immediatamente di poterlo vedere. Vedere e cogliere la realtà delle cose è proprio dell’uomo. I Magi ci insegnano un percorso possibile. Si può cercare Dio contemplando le stelle, cioè il creato: ogni cosa è segno di altro, apre ad un oltre da sè. Si può cercare nella Scrittura, nella Parola che Dio ha ispirato ai profeti. Ma entrambe le strade, seppure necessarie ed indispensabili, non riescono ad esaurire la domanda. Quando i Magi colgono la presenza? Quando provano gioia! Davanti al bambino avvolto in fasce, il re dei Giudei, la loro ricerca ha un approdo sensato. Ma accade anche qui un ulteriore passaggio: la gioia della presenza non immobilizza, non trattiene, ma spinge verso nuovi percorsi! L’incontro con Dio non è la fine del percorso ma la sua anima! I Magi con la gioia nel cuore continueranno a guardare il cielo e a leggere la Scrittura e ogni giorno sarà capace di dare loro lo stupore della vita! A noi la verifica di come abbiamo vissuto l’incontro con Gesù nella sua natività: è la gioia che anima il nostro cammino? Buona giornata